L’uomo entrò correndo nello studio del dentista, tenendosi la bocca con entrambe la mani. Aveva gli occhi gonfi e allucinati, due occhiaie profonde: era a dir poco sconvolto. Non degnò di uno sguardo la segretaria che cercava di fermarlo e, sgomitando tra le persone in attesa, in poche falcate fu in sala operatoria.
Il dentista, un uomo corpulento e pacato, se lo vide piombare lì dentro all’improvviso, mentre trapanava una carie a una signora di mezza età. L’uomo lo guardò con occhi disperati e, sempre reggendosi la bocca con le mani, mugugnò qualcosa di incomprensibile, guardandosi freneticamente intorno come se stesse cercando qualcosa.
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